Cos’è la “termogestione integrata”?
È un sistema dinamico innovativo di gestione degli impianti termici in grado di ridurre, mediamente oltre il 20%, il consumo di combustibile e di oltre il 30% quello di energia elettrica
Perché “integrata”?
Perché interagisce con i sistemi di termoregolazione e idraulici eventualmente già esistenti sugli impianti
Su quali impianti è installabile?
Su tutti gli impianti termici che utilizzano un liquido come vettore calore (generalmente l’acqua). Sugli impianti ad aria (U.T.A.) è applicabile previo verifiche di risposta termica a valle della batteria.
Perché solo sugli impianti idronici?
Perché uno dei principi di funzionamento della termogestione integrata è lo sfruttamento dell’inerzia termica dei materiali presenti nell’impianto, quindi il vettore calore e tutti i componenti che attraversa, come tubature, muri e ambienti vari. L’acqua (e l’olio negli impianti industriali) ha la caratteristica di trattenere il calore accumulato nel generatore e quindi permette di sfruttarne l’energia, mentre l’aria ha un’inerzia termica quasi nulla, quindi non sfruttabile ai fini della termogestione integrata.
È l’unico principio che sfrutta?
No. Il ciclo di isteresi termica degli ambienti (ndr…microclima) è fondamentale per sfruttare a pieno l’energia prodotta dal generatore senza sprechi.
Su che tipo di generatore è installabile?
Premesso che la termogestione integrata non si installa direttamente sul generatore (salvo i modelli di caldaia che ne sono dotati in fase di produzione) ma sul circuito di distribuzione, il tipo di generatore o il modello e il combustibile utilizzato sono indifferenti. Può essere una caldaia a gas, gasolio, pellet, cippato o altro, un cogeneratore, una pompa di calore o anche teleriscaldamento, inoltre le dimensioni del generatore sono ininfluenti, infatti agisce allo stesso modo (con programmi software dedicati) sia su caldaiette di casa che su generatori di impianti centralizzati.
Impianti domestici o centralizzati?
È indifferente. Sull’impianto di casa agisce sul T.A. della caldaia, assecondando le richieste del termostato, mentre sull’impianto centralizzato agisce singolarmente su ogni linea termica gestendola separatamente secondo le sue reali esigenze di calore delle utenze.
Tutte le caldaie regolano la temperatura
Tutte le caldaie sono dotate di un sistema di spegnimento al raggiungimento di una determinata temperatura, ma spesso, come rilevato dai nostri studi e dimostrabile dai monitoraggi sul campo, l’impianto non ha bisogno di tutto il calore che riceve, e questo si chiama spreco.
È una specie di termostato evoluto?
No, la centralina di termogestione agisce studiando e controllando il comportamento termico dell’impianto, misurandone costantemente i parametri funzionali, per immettere solo il calore di cui hanno realmente bisogno le utenze. Qualsiasi tipo di termostato invece regola l’accensione e lo spegnimento dei dispositivi collegati al raggiungimento o meno della temperatura desiderata, senza influire sulla sulle modalità di produzione del calore.
Il mio impianto è dotato di termostato ambientale, regolazione in ogni stanza, valvole termostatiche, domotica e building automation:
La termogestione integrata si affianca alla termoregolazione evoluta già esistente e gestisce la distribuzione del calore secondo le informazioni che riceve dalla sensoristica applicata all’impianto, perciò non interferisce con i modelli applicati. I sistemi di termoregolazione esistenti faranno da master a tutto l’impianto.
Ho una caldaia di nuova generazione a condensazione e modulante
La termogestione integrata non agisce direttamente sulla produzione di calore ma sulla distribuzione riducendo le dispersioni e gli sprechi. L’azione sul generatore, qualunque esso sia, è una sorta di modulazione indotta che riduce il funzionamento del generatore stesso secondo le reali esigenze del sistemi edificio-impianto facendolo lavorare spesso a temperature di regime medie inferiori migliorandone notevolmente il processo di condensazione. Quanto alla modulazione, è vero che il generatore può modulare la potenza di produzione in base alla temperatura di ritorno, ma è altrettanto vero che, a parità di comfort, consuma meno una caldaia spenta di una che modula. La termogestione integrata ha ottenuto ottimi risultati anche su generatori modulanti e dotati di termoregolazione climatica e non vi è alcun conflitto tra le impostazioni della caldaia e la termogestione integrata, ma su caldaie di tipo tradizionale il risultato è sicuramente superiore rispetto a caldaie già dotate di sistemi di termoregolazione propri. Sarà il cliente a decidere, dopo opportune verifiche se integrare le 2 soluzioni o lasciare gestire l’impianto alla sola termogestione integrata.
Ho una caldaia condominiale con termoregolazione climatica, centralina, valvola miscelatrice a 3 vie e valvole termostatiche.
Consigliamo di leggere il paragrafo del tutorial “termoregolazione vs termogestione” per comprendere la differenza tra un sistema di gestione e controllo ad anello aperto (termoregolazione) e uno ad anello chiuso con retrofit (termogestione). La differenza sta nella capacità della termogestione di agire sulle impostazioni dell’impianto in base ai risultati a valle, anziché basarsi sulla sola temperatura esterna, che ha influenze non misurabili, proporzionali e verificabili sui vari ambienti dell’immobile da riscaldare.
Perché fa risparmiare?
Perché il sistema di termogestione regola la distribuzione del calore secondo le reali esigenze delle varie utenze, assecondando le modalità di fruizione del calore di ciascuna unità. In tal modo si evita al generatore di produrre inutilmente calore quando in realtà non serve. In pratica è il sistema edifico-impianto che indica al generatore quanta energia produrre secondo le reali esigenze che variano nell’arco delle 24 ore.
Perché nessuno ci ha pensato prima?
Le tecnologie si evolvono e pensare che la scienza si fermi ad ogni traguardo raggiunto è semplicemente sbagliato. Negli ultimi 30 anni i generatori hanno avuto uno sviluppo enorme migliorando continuamente le loro prestazioni ed i sistemi di termoregolazione hanno fatto passi da gigante, mentre il comparto tecnico della distribuzione del calore offre ancora ampi margini di miglioramento che permettono risultati sino ad oggi inaspettati, la termogestione è in grado di gestire l’impianto traendo il meglio possibile (sino ad oggi) da ognuno di questi comparti
È un sistema complicato?
No….o meglio, la parte complicata è demandata alla centralina elettronica che contiene un software dedicato e personalizzato per ciascun tipo di impianto ed edificio e che elabora un algoritmo di gestione variabile secondo le esigenze delle utenze nell’arco delle 24 ore. Tutto il resto è rappresentato, oltre la centralina, da alcune sonde di temperatura, da collegamenti
Tempi e modalità di installazione?
L’installazione della centralina di termogestione non richiede fermo impianto o opere idrauliche o murarie, basta collegare elettricamente la centralina ai comandi dei circolatori (e del generatore quando possibile) e posizionare le sonde a contatto e può essere eseguito da un buon elettricista in collaborazione con il manutentore nel caso di impianti di grandi dimensioni o dal cliente stesso nel caso di impianti domestici.